Se coloro che donano, ó dedicano le cose loro, mag.co et ecc.mo sig.or mio, hauesssero riguardo á chi donano alla cosa donata, et á loro stessi senza dubio alcuno si uedrebbono le cose delle lettere, et altre intorno alle dedicationi co piu ppotionato ordine di quel che sono distribuite, é cosi ciascuno hauarebbe inció la meritata parte sua et le cose, ó nonsi dedicherebbono ad alcuno ó a coloro che di quelle hanno cognitione, et di esse si dilettano molto ia onde considerando jo questo essendo per dare in luce la descrittione dell'Africa una delle principali parte del mondo co tutti i suoi termini, confini (regione cosi famosa) et mai fin qui data fuori da altri per se sola, et se pur ancho data accompagnata, non mai cosi copiosa di nomine secondo che baggi di in esser si uede, ho uoluto farla uscir fuori sotto l'honorato nome uro. mag.co et ecc.mo sig.or mio. conoscendo di osseruare quella proportione che di sopra dissi, dedicando la cosa á degno di magior dedicatione, per molti rispetti, per tanto á uoi mag.co et ecc.mo mio. sig.or rap[re]sento, dono, et dedico questa noua descrittione pregandola si degni accetarla, non hauendo rispetto alla bassezza del dono, ma alla cortesia ura. et al grande animo mio, il quale se potesse donarli regione propia [sic] non che la descrittione, non scemaria ponto la inclinatione in ura. mag.a laquale so non sdegnara d accettamine numero de suoi servittori
Afrika
Forlani, Paolo de
Ravenna, Tommaso da
Paulo Forlani Veronesse